Design unico
Dagli anni '80, Franck Muller è diventato un nome sinonimo di belle finiture e design unici. Attraverso l'Alta Orologeria e le alte complicazioni, Muller ha legato il suo nome a un marchio che ha creato una serie di orologi eccezionali che, pur essendo originariamente all'avanguardia, sono stati accolti e spesso copiati.
Fin dalla sua creazione, la cassa Cintrée Curvex è stata molto particolare. L'Alta Orologeria era infatti legata alla tradizione e di conseguenza non era molto aperta all'innovazione, soprattutto in termini di design. All'epoca c'erano molti orologi rotondi e forse alcuni rettangolari, ma non c'era nulla di simile al Curvex di Franck Muller. Fu quindi una mossa coraggiosa introdurre, nel 1992, qualcosa di inesistente sul mercato: un corpo tonneau curvo in 3 dimensioni che comportava grandi difficoltà tecniche di fabbricazione.
Così, gli orologi Franck Muller sono diventati facilmente identificabili grazie alla loro forma tonneau che è comunemente riconosciuta come la silhouette più significativa del marchio.
Per il marchio è diventato rapidamente un grande successo e un modo per esprimere la propria identità unica, affermare il proprio DNA e dimostrare il proprio know-how nella produzione di casse.
Allo stesso modo, i segnatempo Franck Muller sono diventati immediatamente riconoscibili per il design unico e bellissimo dei numeri. Anche i quadranti dei nostri modelli Cintrée Curvex sono molto complessi da produrre. Ad esempio, devono essere perfettamente curvi per seguire la forma della cassa, ma devono comunque avere la migliore qualità di rabescatura, stampa e precisione. Anche l'introduzione di quadranti in splendidi colori vivaci come il blu reale è stata un'iniziativa di Franck Muller e mostra tutti i segni distintivi di un classico design Franck Muller.
Con le sue casse eleganti, gli splendidi quadranti e i movimenti altamente complessi, Franck Muller è molto orgoglioso di tutti i suoi orologi. Sono davvero dei grandi esempi di design pulito e sobrio, con un'eleganza senza tempo.
